Dante Moro

Le opere

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Abbiamo pensato di raggruppare le opere di Dante Moro in tre grandi filoni tematici: la rappresentazione della vita e del lavoro dell’uomo; la visione che Dante ebbe della femminilità, dall’infanzia, all’adolescenza fino alla maternità; infine le opere a carattere religioso.


Relativamente al lavoro dell’uomo i temi sono molto semplici: l’aratura, la fienagione, la raccolta delle patate, la partenza dell’emigrante, la mietitura e tanti altri temi collegati a questi. Il lavoro di uomini e donne non viene raffigurato in base ad uno sguardo che lo contempla dall’esterno, ma il senso della fatica di vivere, del lavoro che consuma, della pena per la sopravvivenza scaturiscono dall’interno delle figure che Dante ha scolpito, è il loro cuore interiore che parla di questo.

Ciò che Dante ha raffigurato egli lo ha vissuto in prima persona e in quegli uomini e in quelle donne egli ha racchiuso e rappresentato una parte importante della sua vita.


Le raffigurazioni della femminilità sono quelle che più hanno esaltato l’inventività della sua fantasia. Soprattutto per un aspetto, quando egli ha portato la scultura a lottare contro la propria materia. Nella scultura dominano le masse, con tutta la pesantezza della loro gravità. Quando Dante comincia a scolpire la serie delle bambine che saltano alla corda, la sua scultura diventa qualcosa di aereo, che vince la gravità della materia e che su questo terreno è disposta ad accettare le sfide più ardite. Ma c’è un altro elemento che vale la pena sottolineare e che viene in piena luce nella raffigurazione del mondo femminile: la profonda affinità tra la scultura di Dante e la musica. Nell’eleganza del movimento disegnato da un arabesco vi è una consonanza profonda con lo sviluppo di un tema musicale in una melodia. Una musicalità che traspare da tutte le sue opere, anche da quelle in cui i contrasti sono più violenti e dissonanti. Musicale era in lui l’innato senso dell’equilibrio. In una sua scultura, così come in un suo dipinto o disegno, non si troverà mai nulla di superfluo, di ridondante né, al contrario, di rattrappito, di non portato a compimento. Anche il conflitto più aspro tra masse o linee spezzate e contorte è sempre guidato e sorretto da una ‘giusta misura’, che è poi ciò che Platone indicava come la cifra stessa della bellezza. Vi è infine il tema che Dante ha coltivato e variato in decine e decine di versioni diverse: quello della maternità. Qui la sua scultura rappresenta un ininterrotto dialogo di amore tra la madre e i bambini, fatto di tenerezza, di gioco, di cura piena di riguardo e di soavità.


Il terzo filone individuato è quello che affronta i grandi temi della religione cristiana: l’annunciazione, la natività, la fuga in Egitto, la passione e morte di Cristo, la deposizione. Tra i molti temi “direttamente” religiosi – in realtà infatti l’intera opera figurativa di Dante Moro è interiormente “religiosa” – affrontati da Dante, quello nel quale ha raggiunto i risultati più alti è la morte di Cristo: numerosi sono infatti i crocifissi collocati in importanti chiese del Veneto.